ll primo cittadino non ci sta a che la sua amministrazione appaia come responsabile dell’attuale stato di cose e invia le sue controdeduzioni, che pubblichiamo integralmente

di Manlio Torquato

In merito alla vicenda del crollo della controsoffittatura  Palazzo Fienga, corre l’obbligo di fornire notizie precise e non di parlare tanto per “fare ammuina”.

Mi riferisco alle dichiarazioni e alle foto postate su  FB dal consigliere comunale Massimo Petrosino (PD) che hanno dato la stura alla vicenda, finendo col far apparire questa Amministrazione responsabile di fatti cui è totalmente estranea.

L’improvviso crollo della controsoffittatura in cartongesso del salone delle feste del Palazzo Fienga infatti risale allo scorso 29 ottobre. Sorprende perciò che qualcuno lo scopra solo adesso, dopo che il sottoscritto, ancora una volta, abbia risollecitato l’adozione di proposte per l’utilizzo e la gestione della struttura.

A seguito dell’accordo di programma del 2006 (1a Amministrazione Romano) e del conseguente protocollo d’intesa del 2010 (2a Amministrazione Romano) veniva posto in essere un progetto di lavori per il rifacimento anche (ma non solo) della controsoffittatura in carton gesso. Della progettazione e dei lavori si sono occupate la Provincia di Salerno e la Patto Territoriale.  Il collaudo dell’opera veniva effettuato da parte del Comune di Nocera (22.9.11, fase Commissariamento Prefettizio)  insieme alla Provincia di Salerno.

Ad entrambe (Provincia e Patto) il Comune di Nocera dopo il crollo ha rivolto diffide per il ripristino urgente dei luoghi (nota prot. 48752 del 5.11.13, e n. 5177 del 22.11.13). Ciascuno dei due enti (Provincia e Patto) si rimpallano responsabilità. O vi è responsabilità della Provincia in relazione alla ditta esecutrice dei lavori o, come questa sostiene, della Patto Territoriale per un’erronea scelta progettuale a monte.

Resta il fatto delle diffide inoltrate dal Comune di Nocera ad entrambi gli Enti per ottenere il ripristino (e l’eventuale ristoro dei danni) entro breve termine (ultima del 9.12.13 cui la Provincia ha risposto con sua nota ultima del 18.12.13).

Tutto questo, detto per inciso, non c’entra nulla con le avanzate esigenze di affidamento della struttura per la gestione e la sua messa a reddito, come proposto dal sottoscritto e che fortemente riafferma.

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