Successo indubbio per l’iniziativa ma da più parti restano perplessità sui criteri adottati per l’assegnazione degli spazi. E qualche stand resta chiuso di mattina malgrado i regolamenti
Di sicuro hanno avuto un successo maggiore dei gazebo dell’anno scorso, oggetto di ironie e di commenti tutt’altro che positivi.
Eppure, sulle casette di legno che l’amministrazione ha deciso di installare a piazza Diaz per tutta la durata delle festività natalizie, qualcuno ha deciso di sollevare qualche dubbio. Domande lecite che, seppur non abbiano intaccato l’evidente successo in termini di riscontro tra i nocerini, sono ad oggi ancora monche delle relative risposte. Secondo il regolamento a firma del dirigente di settore, gli stand devono seguire un orario di apertura ben preciso, che va dalle ore 10,00 alle ore 13,30. Nel pomeriggio invece l’orario va dalle ore 16,00 alle ore 22,00. Ma a quanto pare non tutti quelli che hanno affittato la casetta rispettano questi orari, visto che di mattina e fino alle 13,00, diverse casette restano chiuse. Considerato che è interesse dell’amministrazione (visto anche l’investimento di quasi 9000 euro) fornire al meglio un servizio alla comunità, far rispettare gli orari di chiusura è una richiesta avanzata da più di qualcuno. A questa, si è aggiunto anche il sollecito di conoscere i criteri di scelta di chi ha usufruito del fitto delle casette. Chi infatti si ritrova a vendere la propria merce, paga un fitto di 150 euro per la durata di un mese. Indiscrezioni riferiscono di alcune domande respinte al momento della manifestazione d’interesse. Domande, che sono state valutate da un’apposita commissione messa in piedi dall’ufficio Commercio. Ultimo aspetto è poi quello dei controlli: dopo appena un paio di giorni dall’inaugurazione, i vigili urbani diffidarono il titolare di uno dei gazebo perché intento a esporre merce diversa da quella indicata sul regolamento. Visti i precedenti con i gazebo dell’anno scorso (diversi furono sanzionati a seguito di un esposto alla polizia municipale), l’amministrazione questa volta ha voluto mettere le mani avanti.
Nicola Sorrentino