Simpatica iniziativa di una studentessa angrese che da ormai cinque anni contribuisce con i fondi raccolti nel periodo natalizio alle adozioni a distanza di bimbi del villaggio di Aranta
In Madagascar batte il cuore di tante famiglie dell’Agro nocerino sarnese che hanno deciso di aiutare i bambini del villaggio Aranta. Una vera e propria goccia d’acqua nell’oceano della solidarietà umana. Da ben cinque anni Maria Carmela Fiumara, giovane studentessa e insegnante di danza, in occasione delle festività natalizie, invia, ogni anno, il proprio sostegno economico per l’adozione a distanza di bambini del villaggio Aranta. Qui sorge la “Casa del fanciullo”, un centro missionario delle Suore Battistine dove si è dato vita alla “Scuola di alfabetizzazione Alfonso Maria Fusco”, in memoria del Beato loro fondatore. Abbiamo incontrato Maria Carmela per scoprire qualcosa in più di questa iniziativa di grande sensibilità cristiana e umana. In Madagascar battono tanti cuori di famiglie angresi che hanno adottato bambini. Grazie a lei. «Durante il periodo natalizio del lontano 2008 il mio pensiero è stato rivolto ai bambini poveri del Madagascar, in particolare del villaggio Aranta, un luogo di pescatori dove la gente vive in condizioni davvero precarie». Perché ha scelto il Madagascar e in particolare il villaggio Aranta? «Tutto è nato dopo il viaggio della speranza di suor Alessandra, che opera nella Congregazione delle Suore Battistine di Angri, con alcuni volontari in Madagascar. Suor Alessandra mi raccontò le condizioni in cui versano i bambini di quella zona. Era il periodo natalizio. Pensai di poter fare qualcosa. Aiutare i bambini del Madagascar organizzando con le bambine della danza una piccola lotteria mettendo in palio alcuni oggetti. Raggiungemmo la cifra di 500 euro». Oggi, questo gesto è diventato per lei fondamentale? «Si, molto. Dal 2008 ad oggi non è trascorso un Natale senza aver versato dei soldi ai bambini del villaggio. Quest’anno ci saranno due estrazioni e in palio ben due premi, una borsetta per la danza e un babbo Natale seduto sulla sedia. Il giorno 18, presso il Salone delle Suore Battistine in Angri, ci sarà l’estrazione a porte aperte». Quanto ha raccolto quest’anno? «Trecento euro che invierò tramite bollettino postale a favore di questi bambini. Non è tanto, ma Gesù ha elogiato la vedova che ha buttato nel tesoro del tempio solo degli spiccioli! Anche noi possiamo contribuire ad aiutare perché la gioia nasce dal dono di se stessi. Ogni bambina ha comprato il biglietto e altre tante persone di buona volontà si sono unite alla nostra iniziativa. Chi decide di voler sostenere a distanza un bambino compie un gesto di grande sensibilità umana e cristiana e aiuta le tante suore Battistine a dare una concreta risposta alle tante urgenze che si presentano nei Paesi dove svolgono la loro opera Pro – Infanzia abbandonata e bisognosa di ogni tipo di aiuto». Ci sono altre iniziative di beneficenza che la vedono coinvolta? «Si, insieme a mio padre, Tommaso, seguo l’adozione a distanza di bambini del villaggio Aranta donando periodicamente un sostegno economico insieme ad altre persone che hanno deciso di sposare l’iniziativa. Chi ( e mi auguro siate in tanti) fosse interessato ad adottare a distanza un bambino o a partecipare alle prossime iniziative, può contattare la Casa madre delle Suore Battistine allo 0815132859».
Luigi Novi