Abbiamo immaginato un sindaco nei panni di Babbo Natale cui i cittadini potessero fare le loro richieste. Con risultati a volte sorprendenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Paloma Féliz

 

Più posti di lavoro, sia per giovani che per adulti disoccupati. E’ questo il risultato di una nostra inchiesta attraverso la quale i cittadini di Nocera hanno chiesto a un sindaco per l’occasione Babbo Natale.

Giuseppe De Prisco è uno dei tanti residenti disperati, disoccupato ormai da tre anni, disposto a lavorare addirittura per 100 euro al mese.
«Sono un padre di famiglia che da tre anni non lavora. Il sindaco può anche fare a turni alcuni posti di lavoro, quindici giorni a una persona e quindici giorni all’altra, così lavorerebbero tutti e ognuno porterebbe un po’ di pane a casa. Ma invece a chi tanto e a chi niente. Ormai il sindaco a chi chiede risponde che non c’è niente».
Ci sono anche altri nocerini come Raffaele Sellitti, che spiegano che la soluzione in questo tempo di crisi sarebbe creare nuovi posti di lavoro. «Penso che tutte le amministrazioni debbano operare per cercare di inventarsi posti di lavoro per lo meno per i giovani».
Creare nuovi servizi:, questa la proposta. Secondo Sellitti, poi, si devono migliorare alcune cose: creare zone verdi, che alla fine difettano a Nocera, e bisogrerebbe ridisegnare la viabilità. «In alcune zone e in alcuni orari tentare di circolare è diventato quasi una tragedia».
L’ organizzazione della raccolta rifiuti è un altro punto dolente: Olimpia e Consiglia, ad esempio, hanno garantito che nelle loro zone non si sta riciclando più l’ immondizia.
«Dove abito io – spiega Olimpia – c’erano le campane per la differenziata. Ora hanno tolto le campane e noi non facciamo più la differenzianta perchè non sappiamo dove buttare le cose. Chi ha l’auto e tanta buonavolotà può prendere le buste con la plastica e il vetro e può arrivare dove ci sono i contenitori, ma gli altri non sanno come fare. Nel mio quartiere, ad esempio, ci sono molti anziani».
Olimpia fa poi un’osservazione grave: ci dice che gli stessi netturbini della ditta che si occupa della raccolta rifiuti le hanno detto di buttarla tutt’ assieme. E, stando ai “si dice” di Olimpia, pare che siano diverse le zone della città dove la differenziata è ormai un ricordo.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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