un momento degli incontri

di Luigi Novi

Se molti cattolici non hanno vissuto l’Anno delle Fede così come papa Benedetto XVI aveva invitato a fare l’11 ottobre 2012, c’è chi invece, come Tommaso Fiumara, docente di religione presso il Liceo La Mura di Angri, ha approfittato dell’Annus Fidei, che si concluderà domenica 24 novembre,  per lanciare un sondaggio sulla fede tra i giovani delle scuole angresi, elementari, medie e superiori.

un momento degli incontri
L’iniziativa del sondaggio è nata dal desiderio del docente ed educatore di stimolare i ragazzi a porsi delle domande sulla fede con la quale non sempre hanno un  facile rapporto. Ma i giovani, si sa,  sono  sempre aperti alla fede perché sono aperti al futuro, alla ricerca dell’identità, alla vita e ai valori. Ma negli ultimi anni quest’apertura è offuscata da un eccesso di cose e di soddisfazioni immediate e superficiali. «Capita a molti giovani come alla “Samaritana” del racconto evangelico di Giovanni: hanno bisogno che qualcuno in nome di Gesù risvegli in loro quel desiderio profondo di salvezza e di felicità che si trova nascosto dalle attese immediate di piacere», ha dichiarato il professore Fiumara. Un impegno dell’evangelizzatore e dell’educatore è infatti proprio quello di aprire queste vie verso l’interiorità, aiutare i giovani a fare esperienze significative che riempiano il cuore: esperienze di silenzio, di contemplazione della natura, di comunicazione profonda, di accoglienza gratuita dell’altro, di servizio generoso. Vie tutte che, se usate saggiamente, sviluppano l’apertura alla Trascendenza e risvegliano la sete di Dio, anche se non ancora conosciuto. «Oggi – continua il professore –  questo primo passo di un cammino di fede è molto importante e in alcuni casi imprescindibile».  Ed è stato questo l’obiettivo primario dei docenti delle scuole di Angri in quest’anno della fede: accendere nei giovani il desiderio di porsi domande sulla fede, su Dio e sulla Vita. «Bisogna far capire ai giovani che se non sappiamo cos’è la fede rischiamo tutti di scivolare nel semplice sentimentalismo religioso  e nel consolatorio devozionalismo». Il sondaggio, dal quale è emerso che il novanta per cento dei giovani angresi crede in Dio, si è concluso in occasione del recital, tenutosi presso il Salone delle Suore Battistine in Angri, dedicato ai “figli della Luce” , ovvero ai giovani ritornati prematuramente tra le braccia di Dio Padre, fonte di Vita e sorgente di Amore. L’appello lanciato dal professore ai tanti genitori presenti in sale è stato quello di istituire un ministero della consolazione perché «nella Chiesa Cattolica ci si prepara in vista della comunione, della cresima, del matrimonio, ma non ci sono gruppi il cui scopo dovrebbe essere quello di consolare e accogliere tutte le persone che hanno bisogno di superare la perdita di un figlio o un qualsiasi altro momento triste della vita». 

Lascia un commento