A carnevale un’alternativa alle chiacchiere: la testa di turco
Questo dolce molto goloso e dallo strano nome ha origini molto antiche ed è tipico di Castelbuono, piccolo borgo medievale sulle Madonie in provincia di Palermo
di Maria Barbagallo
Il suo nome, testa di turco, può indurre a pensare che abbia origini arabe, ma la sua nascita risale ad un episodio particolare. Infatti la leggenda narra che venne preparato in occasione della sconfitta degli Arabi da parte dell’esercito cristiano guidato da Ruggero d’Altavilla, per festeggiare la liberazione dalla dominazione araba.La testa di turco è un dolce al cucchiaio, formato da sfoglie fritte e ricoperto da una crema di latte profumata alla cannella e limone. Questa squisitezza si consuma soprattutto a Carnevale ed è talmente buono che lo si può mangiare tutto l’anno.