E' allarme in Italia per i massicci investimenti cinesi
Anche se gli investimenti esteri sono normalmente ben graditi dal mondo economico, il timore è che quando saranno smaltite le tonnellate di dollari custodite nei caveau della loro Banca Centrale, gli orientali impongano la loro moneta: lo yuan
I cinesi, in maniera "soffice ed amichevole", sono entrati ed entrano - dalla porta principale - nelle istituzioni pubbliche (Cassa Depositi e Prestiti) e nell'azionariato delle più importanti aziende del nostro Paese: Eni, Enel, Generali, Terna, Prysmian, Mediobanca, Fiat (oggi: Fiat Chrysler Automobiles - FCA), tanto per citarne alcune.
E' il caso, per l'appunto dell'Istituto bancario Intesa Sanpaolo.