Lo spam provoca un danno risarcibile. Sentenza tedesca fa ben sperare l’Italia
In Germania, una Corte d’Appello ha applicato per la prima volta il Regolamento europeo sulla protezione dei dati, condannando il titolare del trattamento a risarcire il destinatario di due e-mail pubblicitarie per il tempo perso a leggere e cancellare i messaggi. Si tratta di un importante precedente per i giudici italiani
di Danila Sarno
La ricezione di sole due e-mail spam costituisce un danno che merita di essere risarcito. È quanto affermato da un giudice tedesco che, per la prima volta, ha applicato la normativa sulla privacy dettata dal Regolamento generale europeo sulla protezione dei dati (GDPR). L’innovativa sentenza rappresenta un importante precedente, che fa sperare che anche in Italia possa aversi una svolta nella risoluzione del problema delle caselle di posta elettronica continuamente intasate da e-mail pubblicitarie moleste e non richieste.